La vetrina degli Argonauti
ELIO MAZZARRI
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"Stoppie" acquatinta e acquaforte

Acribìa si chiama la meticolosa accuratezza nell’indagine visiva
e nell’esecuzione tecnica di
Elio Mazzarri
.
Nella sua pluridecennale attività di incisore ha prediletto i piccoli formati, in cui si è prodotto nella realizzazione di ex-libris, vedute paesaggistiche e particolari naturalistici, figure umane e, perché no, animali, studi di effetti luminosi e di riflessi.
Da ultimo, non sono mancate occasioni di ricerche pure, finalizzate a studiare i confini delle potenzialità espressive del mezzo tecnico, l’acquaforte e l’acquatinta, soprattutto, giungendo a sperimentare la rinuncia alle esplicite suggestioni figurative e a misurarsi, in piena sicurezza anche con formati di maggiori dimensioni. L’esercizio scrupolosissimo e sapientemente controllato della tecnica, che si fa via via sempre più raffinata, non è per Elio fine a se stesso, come semplice (e autoreferenziale) dimostrazione di bravura. Durante il tempo di realizzazione della lastra, proprio mentre si misura con le stesse difficoltà esecutive, sa ritagliarsi una dimensione interiore in cui ha modo di liberare l’energia emotiva, che a sua volta si traduce, ad opera conclusa, in nitida intenzione comunicativa ed intensità evocativa. Acribìa, certo, ma acribìa poetica.

Paolo Nesta


Dalla mostra:
 
 
BELLAN/GAMBARDELLA/LIONELLO/MAZZARRI     3 - 12 dicembre 2010
  Sala delle Arti
-Collegno

 

 

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