La vetrina degli Argonauti
GRAZIA BERARDINELLI
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"Apol-lente",
Grazia Berardinelli, acquaforte-acquatinta

Tradizione ed ispirazione poetica dialogano in modo vivace nella personalità artistico-letteraria di Grazia Berardinelli sensibile sin dalle prime esperienze, coltivate accanto al padre restauratore, al segno nervoso che circoscrive il soggetto senza tuttavia rinchiuderlo in una gabbia rigida. E' infatti la tecnica incisoria con tutte le sue varianti, dall'acquaforte all'acquatinta, dalla punta secca alla cera molle, ad affascinare l'artista che passa con dimestichezza dall'una all'altra di esse, seguendo, in sintonia con i toni emozionali che i soggetti paesaggistici o inrimistici le hanno suscitato, un iter introspettivo e al contempo comunicativo. Molte opere sono infatti accompagnate da un testo poetico che rafforza quasi tautologicamente l'immagine stessa. Un'esigenza dichiarata dallo stesso curriculum di
Grazia, laureata in psico-pedagogia ed insegnante di lettere. Cosi Coinquilini si accompagna a Indifferenza come Francesca a Relax. Un duo che cresce in intensità verso un'impaginazione sempre più libera, quasi sfilacciata, della scena, sino a preferire giochi di controluce o assoluto atonismo come nel caso di Amici all'opera in cui astrazione e definizione convivono armonicamente quali elementi di un unico percorso: trattasi di un'antica forma conchigliarc spiraliforme che come una firma accompagna le feconde sperimentazioni di Grazia Berardinelli.

Manuela Cusino                        febbraio 2003

dalla mostra: "BARALIS / BERARDINELLI / MORGANTE / TURNU"

 

 

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