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"..Laura
Gorrea in un rigore cromatico e tecnico
che predilige monocotture graffiate e steccate accanto a smalti con
cenere ed ossidi nella realizzazione delle
figure dei Guerrieri e delle Danzatrici dal gusto preistorico, sperimenta
continuamente con grande coerenza lo stesso modo di lavorare ovvero
tutto in
vuoto. La forma verticale che a poco a poco può assumere la configurazione
umana è l'apriori da cui naturalmente l'artista parte, una specie
di modus ope-
randi da cui non ama più discostarsi.
In effetti queste strutture vuote all'interno sia nei corpi più
cavi che in quelli sottilissimi delle figurine dei guerrieri e delle
danzatrici, paiono celare un mistero. Si tratti di un passato storico
antico o semplicemente della forza primigenia che al di sotto della
pelle lavora a volte anche a nostra insaputa e di cui esteriormente
rimangono tracce nelle lamelle di un Otre
marino piuttosto che nelle fiammelle dell'opera
titolata Efesio.
Quel che è certo è che questi corpi molto hanno a che
vedere con la capacità femminile metaforicamente espressa del
contenere, dell'inglobare e proteggere prima di presentare all'esterno
(Attesa,
Madre,
Abbraccio)."
Manuela
Cusino
Dalla mostra:
COELATI RAMA/GORREA/MINGOIA/TARTARA 16-25
Marzo 2007 - Certosa Reale -Collegno
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