VANDA GUAZZORA |
ca condotta da Vanda Guazzora nel campo del raku e del neked ci conduce verso l'accadimento e 1'uso precipuo della terra nella sua accezione più naturale. Un percorso che metaforicamente coincide con il rito, e il suo valore di contenimento e condivisione di valori, entrambi evidenti nella naturalezza, semplicità ed apertura verso l'esterno delle singole opere (il pubblico e sollecitato a toccare e a conoscere l'oggetto attraverso inviti tattili: protuberanze, incastri monocromi, lamellature).La superficie, essenzialmente color terra e ingobbio azzurro, viene spesso lisciata con una semplice pietra. Ne risulta un segno caratteristico, quasi ad onda, una specie di arriccio il cui rimando è al mondo marino così come a quello sonoro. In verità le cavità antropomorfe di alcuni vasi-coppia paiono evocare dialoghi o comunque discorsi sonori. Gli strumenti musicali accanto ai pannelli corredati da presenze lamellari conducono verso l'interno di ciò che solo apparentemente conosciamo: il mistero della terra e le sue apparizioni." Manuela Cusino marzo 2002 dalla mostra: "BUZZETTA / DEL BONO / GUAZZORA / OLIVIERI" |