FARAGO, GIANCALE, NEGRIN, PANCORE |
..La
pittura di Albarosa
Negrin
è invece rivolta a compiere una rigorosa indagine sulle condizioni
di relazione che intratteniamo con l'ambiente. La sua spontanea propensione
all'osservazione della natura si distende in una piacevole successione
di inquadrature e di scorci. Laghi, ninfee, fiori, una carriola, riflessi
sull'acqua, tratti di vegetazione e frammenti paesaggistici, sembrano
avere il sopravvento. Tuttavia, anche in questo caso, che appare forse
tra tutti il più ingannevole, compaiono le regole. La chiarezza
della visione, la cura nella resa nitida del colore e dei particolari,
la costruzione dei primi piani, l'impianto prospettico, gli effetti
di lontananza, lo studio dei riflessi e delle luci, il gioco chiaroscurale
e perfino una certa atmosfera quasi incantata, ci avvisano che è
in atto una strategia di costruzione della visione, perfettamente in
sintonia con i temi classici della cultura figurativa paesaggistica. settembre 2005 Paolo Nesta |