Il volto santo per eccellenza è stato per secoli la cosiddetta « Veronica », dal nome della donna che avrebbe asciugato il volto sanguinante di Gesù mentre saliva al Calvario (in realtà, la parola Veronica deriverebbe, a seguito di una serie di mutazioni fonetiche, da « vera icona »). Questo modello iconografico commemora la misteriosa bellezza del volto di cristo. Solo l’icona di Cristo può sovrastare l’altare. Lui, icona delle icone, Lui, il figlio prediletto ed eletto a portare salvezza a tutte le genti. Volto del Cristo, con l’autorevolezza derivante dalla sua Acheropita (non fatto da mano umana), fu riconosciuto e venerato come il vero ritratto di Cristo, la matrice di tutta l’iconografia cristiana, ma la sua eccezionale importanza si affermò quando, nel sec. VIII, alcuni imperatori bizantini tentarono di distruggere le immagini Sacre con il pretesto di purificare il culto cristiano.
Alberto Carolli
allievo iconografo della Scuola dell’Abbazia di Maguzzano
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